Il settore Edilizia Scolastica della Città di Torino bandì licitazione per un "Affidamento in Concessione", attraverso progettazione esecutiva, realizzazione e successiva gestione, di un nido d'infanzia da insediare negli spazi in disuso di un edificio scolastico esistente.
Partecipò alla gara un'Associazione di Imprese per la quale, in "subappalto", si progettò l'intervento.
Il progetto architettonico vinse la gara. Purtroppo l'Associazione di Imprese non riuscì a dimostrare i titoli necessari all'aggiudicazione, per cui la partecipazione decadde e, con essa, venne meno la realizzazione del progetto che si vuole comunque illustrare.
Organizzazione forme e spazi
Da un nucleo centrale caratterizzante che è il locale “accettazione”, particolarmente ampio e accogliente sia per forma che per arredi, partono e si sviluppano gli altri spazi all’interno di un ordine preciso: zona dedicata alla didattica fisicamente e nettamente separata dalla zona servizi logistici.
Si è privilegiato l’uso di forme arrotondate, sia nella delimitazione degli spazi che nella scelta degli arredi per rendere minime le possibilità di incidenti e relativi traumi.
Ottimizzazione spazi e percorsi
Sono state eliminate le interferenze fra i diversi percorsi: in particolare fra quelli per la didattica e quelli per la logistica,e fra quelli propri diogni singola attività.
Polifunzionalità degli spazi
Tutti gli spazi per l’attività didattica consentono un loro uso polifunzionale, agevolato dall’utilizzo di quinte scorrevoli, dalla scelta modulare degli arredi, anche con funzione di parziale separazione, con possibilità di facile variazione di configurazione nelle diverse ore della giornata. Tale caratteristica si evidenzia inoltre nella dotazione di un ampio locale antibagno atto a consentirne un utilizzo anche ludico per i giochi di acquaticità.
Uso delle trasparenze
Le ampie superfici vetrate di cui, per precisa scelta progettuale, è stata dotata la “zona bimbi” consentono , da un lato la facilità di controllo da parte del personale preposto, dall’altro la possibilità di un uso aperto-chiuso degli spazi anche solo visivi, non ultimo è più gradevole un corridoio naturalmente illuminato piuttosto che compreso fra pareti chiuse.