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Recupero nel borgo

Recupero urbano

Nella planimetria del Vinzoni dell’anno 1773 sotto riportata, gli edifici della cortina esterna alla cinta muraria anulare, tra i  quali a su-est si trova il nostro, sotto la lettera E, vengono denominati “Casali per li .……”. Purtroppo non risulta leggibile la specificazione che segue che potrebbe permettere una precisa datazione dell’edificio attuale sulla base dell’antica destinazione, ancorché le caratteristiche costruttive dello stesso, uniformi dalla terra al tetto, permettano comunque di collocarne l’origine circa alla metà del XVIII secolo, nel novero delle costruzioni povere, probabilmente al servizio dell’olivicoltura.
Tutte le murature sono infatti in pietrame legato e intonacato a calce; i solai sono lignei, a travi e travetti in castagno grossolanamente squadrati, con alcuni impalcati in legno ed altri in pianelle di cotto. Le pavimentazioni interne esistenti, con piastrelle in cemento a decori, non sono originali e risalgono all’inizio del ‘900.


Montemarcello, planimetria da “Il dominio della Serenissima Repubblica di Genova in Terraferma” di Matteo Vinzoni, 1773

L’edificio descritto si sviluppa verso nord, con una facciata leggermente concava, posta in fregio al diverticolo della via delle Mura che oggi conduce al sentiero per Bocca di Magra, percorso che nelle planimetria settecentesca citata  era denominato Strada a Santa Croce. Il frontespizio ovest, dove è collocata la scala esterna e dove si aprono i sottoscala, si affaccia sul percorso pedonale di limitata ampiezza che conduce alle proprietà adiacenti. Verso sud l’edificio prospetta su di un’area privata. La forma planimetrica irregolare della costruzione che presenta due diverse profondità della manica,  per 2/3 ha un fronte, dell’altezza complessiva di tre piani fuori terra, direttamente in fregio al confine mentre, per 1/3, emerge unicamente al terzo piano fuori terra, essendo  gli altri due piani retrostanti al fabbricato confinante che si addossa alla porzione di manica più stretta. Verso est la costruzione essendo in schiera è affiancata ad altro edificio ed emerge in altezza per circa due piani.
Le coloriture degli intonaci a calce di facciata che si intendono realizzare con arenini precolorati, tendono a mantenere le caratteristiche originali dell’edificio, tenendo comunque in considerazione le valenze del contesto e le scorci complessivi della porzione di abitato, sia a distanze ravvicinate (nord, nord-est e nord-ovest) che da visuali a campo più vasto come quelle da sud.
Come accennato in precedenza, da una valutazione stratigrafica parrebbe emergere che la prima tinta applicata fosse un giallo paglierino, sostituito in seguito da una coloritura a fondo rosso magenta con cornici rosate.
La necessità dell’inserimento di cornici, in accordo con le proposte del Piano Particolareggiato vigente, e la complessiva valutazione dell’inserimento nell’ambiente circostante, consigliano di scegliere la tinta rosso magenta.


consolidamenti
solaio legno e cotto recuperato
dama ligure
scala interna resa grafica
scala interna realizzato
scorcio interno stufa